Psicologo / Psicologo del lavoro, Formatore, Consulente organizzativo.

Docente per l'Istituto di Medicina Naturale dal 2012 

Poco dopo la Laurea in Psicologia nel 2002, avvia la libera professione, che tuttora svolge, come Psicologo-Psicoterapeuta, Psicologo del lavoro e Formatore, tra Marche, Emilia-Romagna e Abruzzo.

Si avvicina alla prospettiva psicosociologia d’intervento nelle organizzazioni, grazie all’incontro in ambito universitario con il professor Angelo Riccio, socio fondatore dello Studio di Analisi Psicosociologica di Milano (Studio APS). Qui inizia un iter formativo importantissimo per la sua crescita professionale e personale, nello specifico segue percorsi e seminari quali: Ciclo annuale per formatori, Role-playing e drammatizzazione, Riconoscere e gestire i conflitti nei gruppi e nelle organizzazioni, Il colloquio nella selezione e valutazione del personale, Gli strumenti della formazione, Costruire ipotesi nella formazione e nella consulenza formativa, Condurre gruppi di lavoro. Iter formativo che si arricchisce con il quadriennio di specializzazione in Psicoterapia Relazionale, presso l’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale (I.I.P.R) di Roma (sede di Ancona).

Nel corso degli anni sviluppa un interesse sempre maggiore per le dimensioni soggettive coinvolte nei processi comunicativi, organizzativi e di apprendimento. Così come l’osservazione delle resistenze al cambiamento e della capacità introspettiva delle persone diventano ambiti di riflessione importanti e ricorrenti, poiché leve indispensabili per acquisire consapevolezza, assumere nuove prospettive e diversi punti di vista e consolidare la propria identità.

L’attenzione verso tali dimensioni diventa un tratto distintivo della sua pratica professionale, senza perdere di vista altri elementi fondamentali, quali: i contesti in cui i soggetti sono inseriti, l’apprendimento dall’esperienza ed il bisogno di azioni concrete e “movimenti” progressivi per avviare e sostenere cambiamenti significativi negli individui, nei gruppi, nelle famiglie e nelle organizzazioni.

Il suo stile è spesso caratterizzato dall’utilizzo della metafora, del paradosso e dell’ironia, come strumenti espressivi e relazionali capaci di veicolare temi profondi e rilevanti con leggerezza e spirito critico.

“La leggerezza è una categoria irraggiungibile, come la perfezione o la bontà, ma è necessario provare a raggiungerla. È quasi l’opposto della superficialità” (Gigi Proietti).