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Inflazione cosmica, Evoluzione del cervello e Coscienza - Ernesto Burgio
Abstract
Ho deciso in extremis di riunire la mia breve relazione introduttiva, che sul rapporto tra cosmo e coscienza, e la seconda, che tratta dell’evoluzione del cervello e della relazione tra mente e coscienza. Questa scelta riflette la tesi fondamentale sottesa a entrambe: quella secondo cui un errore fondamentale compiuto dalla cultura occidentale moderna è stato separare l’evoluzione della vita e in particolare del cervello (e della mente) da quella del cosmo. Per comprendere il primo punto dobbiamo tornare a riflettere su uno degli argomenti-chiave del I convegno sul mistero della coscienza: quello, basato sulle affermazioni dei maggiori fisici del XXI secolo - Planck, Schrödinger, Einstein, Eddington, Dirac, de Broglie, Wigner e Bohm - secondo cui la coscienza è una proprietà fondamentale o addirittura l’essenza stessa dell’universo, da cui materia ed energia sono derivate. Idea vertiginosa che, portata alle sue estreme conseguenze, implica che la coscienza preesiste al Big Bang, all’inflazione cosmica, alla nucleosintesi degli atomi, alla formazione delle prime bio-molecole complesse (dotate della capacità di acquisire informazione, duplicarsi e trasformarsi) e quindi, in ultima analisi, alla formazione della vita sul pianeta Terra. Una tesi che impone la revisione di tutti i modelli dominanti nell’ambito dell’astrofisica e della fisica, della biologia evoluzionistica, della biologia dello sviluppo, della neurobiologia, della psicologia dello sviluppo e delle neuroscienze. Affermare che la coscienza anziché una proprietà emergente del cervello (e quindi della materia) rappresenta l’essenza stessa dell’universo significa inoltre riproporre l’esigenza di un confronto multidisciplinare: quello che abbiamo iniziato un anno fa e che sarà anche al centro di questo II convegno.