2° Convegno Nazionale di Biologia Quantistica - Roberto Ghisu
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Sezione:
Epigenetica
- Ore di video:
10h
- Relatore:
Antimo Zazzaroni, Daniela Lucangeli, Daniele Agiman, Elena Modena, Enrico Zazzaroni, Ernesto Burgio, Ervin Laszlo, Fabrizio Mocata, Gino Santini, Giuseppe Damiani, Ilario Gregoletto, Lucio Gallo, Luis Devin, Nunzio Scibilia, Roberto F. Ghisu, Silvano Tagliagambe
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Dal macrocosmo di Pitagora al microcosmo quantistico: l'armonia musicale come guida universale
Relazione di Roberto F. Ghisu
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Dal macrocosmo di Pitagora al microcosmo quantistico - Roberto F. Ghisu
Abstract
Nel 1923 Louis-Victor de Broglie intuì che la materia dovesse avere una natura anche ondulatoria. Con la natura ondulatoria degli elettroni la visione delle orbite rigide viene sostituita da quella delle onde stazionarie prodotte dagli elettroni, come se appunto vibrassero dentro l’atomo. Non è però una vibrazione casuale, ma avviene secondo frequenze ben definite; frequenze e lunghezze d’onda generano energie quantizzate calcolabili con le equazioni di Bohr. Gli elettroni possono diventare onde stazionarie come stazionari erano gli stati degli elettroni di Bohr. I pitagorici sono stati i primi, in Occidente, a trovare una relazione, un rapporto (logos in greco e ratio in latino) tra la musica e i numeri, considerando da un lato lo studio della matematica come più alta espressione della realtà immateriale, e dall’altro ponendo l’attenzione su come questa disciplina sia in grado di descrivere il mondo materiale. Essi si accorsero che una corda bloccata ai due estremi produce dei suoni armonici o disarmonici a seconda di come viene pizzicata: solo se la si blocca in un preciso punto matematico (cioè un rapporto tra numeri interi), allora il suono che ne scaturirà sarà armonico. In sostanza la funzione d’onda di un elettrone in un atomo si comporta come la corda di un violino, o di una chitarra; ma mentre la corda è vincolata a due punti (il ponte e la chiavetta), l’elettrone è legato a sé stesso nella chiusura del livello energetico in cui si trova: l’analogia è perfetta e spiega come l’atomo possa “cantare” o possa essere un “atomo musicale”, con le stesse regole quantizzate presenti negli armonici naturali in musica!