Quale dovrebbe essere l’iter formativo del naturopata?
Purtroppo, mancando una legislazione in merito, si possono trovare scuole che propongono un monte ore formativo molto vario, che può andare dalle 400 alle 1.600 ore (la nostra scuola propone 1.632 ore di 60 minuti di didattica frontale più un tirocinio di 200 ore).
Purtroppo lo scenario che si presenta a tutti coloro che si trovano di fronte alla scelta di una scuola è alquanto disorientante. Pur non potendo ora prevedere se il legislatore stabilirà una durata del corso di 3 o di 5 anni, sappiamo, per certo, che l’iter formativo per conseguire un diploma di formazione post-secondaria di 3 anni, o laurea breve, richiede un minimo di 1.600 ore di didattica frontale, più eventuale tirocinio.
In Francia, dove c’è una situazione di vuoto legislativo come in Italia, la Federazione che raggruppa le scuole più qualificate: la “FENAMAN”, non associa quelle scuole che prevedono un iter formativo al di sotto delle 1.700 ore di didattica frontale.
Siamo convinti che un monte ore al di sotto di quello richiesto per una laurea breve possa essere causa di:
- Una cultura relativa alle materie di base (fondamenti di anatomia, di fisiopatologia e di biologia, ecc.) precaria e non sufficiente per sostenere un confronto con altre figure in ambito sanitario.
- Non sufficienti conoscenze in materie naturopatiche necessarie per un’analisi costituzionale e predisposizionale del soggetto e la messa a punto di un programma salutistico personalizzato, con il rischio di adottare un approccio esclusivamente sintomatico.
- Mancanza del tempo necessario da dedicare alla pratica per l’avviamento alla professione.
Una preparazione di base limitata costringe, inevitabilmente, a ricorrere, in seguito, a vari corsi integrativi, con un conseguente aggravio sia in termini di tempo che di costi, nonché di difficoltà nel dover coordinare conoscenze apprese isolatamente, in qua e in là, senza una metodica sinergica di base.